
C’è qualcuno che non crede più alle guide, qualcuno che le ha firmate per anni e ora ha smesso, qualcun altro che continua a produrle e dà lavoro a tante persone e poi c’è chi sta per farne una nuova e sarà, ovviamente, la più bella di tutte. C’è anche chi è morto e dice che sono morti tutti gli altri. È sempre e quasi soltanto una questione di punti di vista.
Ho appena finito di leggere Le migliori 99 Maison di Champagne edizione 2014-2015 che è una lettura più che una guida, una serie di racconti scritti con stile e conoscenza. A tratti è un avvincente diario di viaggio (di viaggi!), una lettura che può guidare. Partecipai come auditrice a una seduta di assaggio, tempo fa: il panel di degustazione, pur essendo affiatato, è nient’affatto impenetrabile. Ho testato personalmente la trasparenza rigorosa, implacabile e al di sopra di ogni malevolo contagio. È una guida indipendente, che non cede alle blandizie delle grandi maison, le quali tutto possono, e che sceglie, fin dalla sua prima uscita, di non attribuire voti; semplicemente racconta e finisce per farlo molto bene.
Dove e come si produce lo Champagne, la differenza dei vari terroir e vitigni, la storia emozionante delle principali maison e vigneron e poi, ancora, gli abbinamenti gastronomici, come scegliere e conservare una bottiglia, il glossario coi locali dove trovarla (ristoranti, wine bar, enoteche). Il tutto raccontato con uno stile piacevole, multiculturale, non di rado divertito e divertente, anche un po’ dissacrante e decisamente controcorrente ma non per vanità di sentirsi esclusivi. Contenuto e forma sono cordialmente inclusivi, in barba alle nicchie che non parlano agli altri. Controcorrente perché non si conforma ai flussi delle mode, perché stabilisce un percorso suo, autonomo, indipendente e laico.
Le migliori 99 maison di Champagne è un’ottima lettura sia per i neofiti che per i veterani, mi ha messo a mio agio, racconta di Champagne e uomini in maniera laica e questo mi basta, anche se non sempre parla di vini che berrei. Però mi piace come ne parla, con sincera passione e voglia di condividere, non certo di confondersi in mezzo a logiche mercantili o inservibili polemiche.
Piccola autocritica: alla presentazione romana del libro, il nostro infiltrato col cilindro alla Willi Wonka avrebbe fatto meglio a usare una barba finta per non farsi riconoscere. Esibizionismo batte arguzia 6-0 6-0.
Le migliori 99 Maison di Champagne Ed. 2014/2015
Luca Burei e Alfonso Isinelli
pp. 276, 16,50 euro
[Foto: Andrea Federici]